Gli stent a rilascio di Paclitaxel hanno ridotto la formazione di neointima in-stent e la ristenosi con una minore incidenza di MACE
Uno studio multicentrico ha valutato una formulazione a lento rilascio ( SR ) ed una a rilascio moderato ( MR ) dello stent medicato con Paclitaxel ( TAXUS ) per la rivascolarizzazione di singole lesioni primarie nelle arterie coronariche native.
Hanno preso parte allo studio 536 pazienti che sono stati assegnati a due coorti. Nella prima coorte si è valutato il TAXUS-SR mentre nella seconda il TAXUS-MR .
L’end point primario consisteva nella percentuale di ostruzione del volume netto in-stent a 6 mesi, misurata mediante ultrasuoni intravascolari ( IVUS ).
L’end point secondario era invece rappresentato dalla ristenosi angiografica a 6 mesi e dall’incidenza a 6 e 12 mesi di eventi cardiaci avversi maggiori , detti anche MACE ( morte cardiaca, infarto miocardico, rivascolarizzazione ripetuta).
A 6 mesi la percentuale di ostruzione del volume netto entro lo stent è risultata significativamente minore per gli stent TAXUS ( 7,9% per TAXUS-SR e 7,8% per TAXUS-MR ) rispetto ai controlli ( 23,2% e 20,5% rispettivamente; p< 0.0001 per entrambi ).
I pazienti a cui è stato impiantato TAXUS-SR hanno presentato una riduzione della ristenosi dal 17,9% al 2,3% (p< 0.0001) mentre i pazienti con TAXUS-MR dal 20,2% al 4,7% ( p=0.0002).
L’incidenza di MACE è stata inferiore nei gruppi TAXUS-SR (10,9%) e TAXUS-MR (9,9%) rispetto ai controlli (22%, 21,4% rispettivamente). ( Xagena2003 )
Colombo A et al, Circulation 2003; 108:788-794
Cardio2003